Ouch!... Mi ero ripromesso di realizzare solo racconti brevi per la "saga" di Caron, ma eccomi qui già a dovermi rimangiare tutto! >_< Questo proprio "lungo" non è, ma è decisamente alla pari con l'Ouverture che volevo rimanesse un caso isolato... Ma andiamo con ordine.
Questo racconto, anche se scritto dopo quelli di "Funeral of Summer" e "Funeral of Shelter" si ambienta precedentemente ad essi e questa volta ha per protagonista non Caron, non una terribile cacciatrice di non-morti, ma una tranquilla ragazza di un tranquillo villaggio. Ovviamente, questo non significa che la nostra Traghettatrice non abbia a che fare con la storia, solo che fino alla fine percorrerà una strada diciamo parallela. Questo è in effetti uno dei motivi della lunghezza. Infatti queste sono due storie in una, ma, diversamente da "Funeral of Summer", qui non era molto sensato spezzare la vicenda in due parti distinte (o sì? Mah, forse ci proverò più avanti).
Il "cambio di inquadratura" è dovuto a due ragioni. La prima è legata all'ambientazione: sempre in "Funeral of Summer" Caron viene descritta mentre si "infiltra" in un comune villaggio con al seguito delle altre giovani iniziande che sono in realtà le sue "allieve". Lì la cosa è lasciata un po' a se stessa, ma in realtà delinea una particolarità del personaggio niente affatto marginale. Caron, nella storia completa che si svolge per ora unicamente nella mia mente, passa in realtà attraverso diverse "fasi" nella sua vita di cacciatrice. Se infatti di norma vi narrerò di come LEI, e lei da sola, abbia affrontato il male e i non-morti, Caron non è SEMPRE stata una cacciatrice solitaria.
Infatti nella sua primisima fase (quella subito dopo la fuga dal maniero del padre), le sue prede avrebbero dovuto vedersela anche con il "fratello" (Mephisto Vox: non ve lo siete dimenticato, vero? >_<), ma non so quanto produrrò in termini di racconti brevi di questo periodo. Successivamente, mentre il fratello lascia l'ossessione per la vendetta per dedicarsi a sogni di gloria e potere, Caron prosegue la sua missione da sola, fino al giorno in cui, per caso, non incontra qualcuno che la accompagnerà nelle sue interminabili avventure.
Questo racconto parla appunto di quegli eventi. In parte, tutte queste vicende sono scaturite da una vera e propria sessione di giochi di ruolo, quindi non solo dalla mia fantasia. Qui le cose sono state un po' più romanzate e rivedute per metterle in linea con il "continuum" che avevo deciso per mettere insieme le due "parti" di Caron: quella in cui era un mio personaggio in un'avventura altrui e quella in cui era invece personaggio di contorno in una campagna da me raccontata per altri personaggi. Nel particolare, la parte che ho tenuto identica a come si svolse la scena originale è quella che riguarda la "lettura"dei tarocchi con la chiromante. Quella è "avvenuta sul serio". Cioè IO ho pescato davvero quelle carte (mettendo quindi in pericolo la "vita" di Caron in quella campagna >_<) e davvero ho ribaltato la situazione pescando per pura fortuna una carta risolutiva che (nella versione originale di AD&D seconda edizione) concedeva da 1 a 4 desideri di cui sempre io, tirando un dado, ho ottenuto per fortuna un 4. Chi ha giocato a giochi di ruolo forse può capire perchè cito un simile evento, gli altri... Be', sono cosa da malati, mi spiace >_<
Ma dicevo che c'erano DUE ragioni per cui la protagonista di questa storia si chiama Rosemary e non Caron. La seconda è infatti legata al fatto che, per una di quelle coincidenze che davvero mai saprei spiegarvi, la storia di questa ragazza ha finito per mischiarsi alla perfezione con il trailer di un film che, visto a posteriori, non c'entra invece davvero niente. L'idea del racconto risale infatti ai tempi in cui sugli schermi americani (neanche italiani!) arrivavano i trailer del film "Ultraviolet", un film d'azione con protagonista Milla Jovovich.
Il Film, devo dirvi la verità, quando l'ho visto non mi ha fatto una grande impressione, ma QUEL trailer!! Era uno spettacolo! Se il film fosse valso quanto il trailer, forse mi sarebbe piaciuto al pari di "V per Vendetta"! In effetti questo racconto è un omaggio a quel trailer e alla sua colonna sonora: 24 di Jem. Nemmeno il resto dell'album "Finally Woken" di Jem mi ha fatto una grande impressione... Ma QUEL pezzo!! Insomma, mi sa che alla fine mi sono lasciato trasportare dalla mia prima impressione e poi anche un po' dalla fantasia... Così ho fuso le emozioni di quel trailer e quelle della canzone ed ecco che la storia di Rosemary è saltata fuori. Ora come ora faccio un po' fatica a dire quanto aderente sia questa narrazione a quelle sottese al trailer e alla canzone. Al primo perchè di sicuro il racconto non c'entra niente con il film... Ma nemmeno il trailer a dire il vero... alla seconda perchè, sentendo il resto dell'album di Jem, non sono certo che volesse avere le stesse sensazioni o ambientazioni che gli ho dato io.
In ogni caso ritengo che siano stati entrambi una grande ispirazione: dal trailer ho infatti preso la frase che apre e chiude il racconto (un tocco magistrale che mi ha emozionato davvero) e ho voluto (forse un po' a forza) aggiungere una citazione dal film ("Perchè fai tutto questo?..." Ecc...) Perchè... Be', perchè glielo dovevo ed era bellissima >_<
La canzone è stata la colonna portante di come ho scandito la descrizione, usandone le parole quasi nella loro totalità come spunti per descrivere scene e sensazioni e la struttura delle "ore che passano" per dare il ritmo al racconto.
Non posso quindi dire di aver fatto tutto da solo nel costruire questa storia... Spero però che almeno le conclusioni sappiano essere abbastanza originali e d'impatto per scusarmi di questo... Prestito...
In ogni caso vi lascio giudicare dalla lettura, essendo tutti invitati a partecipare a...

...Il Funerale di Rose.