Oltre la Linea

“E’… E’ terribile…” Riuscì solo a mormorare tra i respiri spezzati la ragazza “Che luogo terribile… E’ troppo buio, silenzioso e vuoto! Come potete sopportare tutto questo? Come potete…” Non riuscì a formulare altro, le lacrime cominciarono infine a scorrere, ritrovato il sentiero sincero verso i suoi occhi. La sua Notturna maestra si chinò su di lei sollevandole il mento, perché potesse udire con chiarezza le parole che avrebbero per sempre cambiato la sua vita…
“Tu… Voi… Vedete questo luogo buio, silenzioso e vuoto… Come se fosse morto… Per una semplice ragione… Siete Morti voi stessi… Non sentite questo luogo dire nulla perché voi non avete nulla da dire e la poesia della vostra anima non viene più recitata da troppo tempo, l’avete dimenticata… Vedete questo luogo ammantato da questa notte che credete ostile solo perché siete voi stessi a non risplendere… Siete come una flebile candela che fatica a bruciare quel poco che basta a fare sì che la notte non cali nera come la pece, ma lo sforzo vi consuma… Ogni giorno che passa la cera si consuma e vi avvicinate sempre più al momento in cui vi estinguerete… Dove voi udite solo un terrificante silenzio, io odo il dolce canto di un’anima che può tutto, di un’anima libera… Dove voi vedete un Mondo buio e ostile, io vedo un luogo meraviglioso dove nulla è fasullo e dove la luce non mente su dove l’ombra si nasconde… Dove vedete un Mondo Morto, io vedo un Mondo Sincero. Mentre voi, ogni giorno che passa, avete un giorno in meno da vivere, Io ho vissuto un giorno di più!”
Come la descrizione di una terra promessa, quella visione Notturna ridiede come fiato all’animo schiacciato della ragazza che con occhi non più terrorizzati, ma speranzosi, fissava l’artefice della sua caduta e di quella che avrebbe voluto fosse la sua resurrezione…
“Come… Come posso… Come posso anche io vedere?” La sacerdotessa di quel mondo oscuro si risollevò e fece un passo indietro, osservandola con sguardo serio, consapevole che la sfida della ragazza era giunta al nodo focale…
“E’ semplice” Proferì solo voltandosi e dandole le spalle “…Ma se pensi che io o qualcun altro possa salvarti, fallirai di per certo… Se pensi che io possa portarti dall’altra parte, non potrai mai giungervi… Tutto quello che devi fare è smettere di mentire… Ma non agli altri, questa non sarà che una conseguenza: devi smettere di mentire a te stessa… Smettila di celarti dentro a un bozzolo di menzogne per ignorare il dolore che questa oscurità, che questo silenzio, che questa solitudine, che questa vita ti causano… E affronta il buio e il vuoto… Allora potrai vedere che essi non sono un ingombrante peso che ti opprime, ma una bellissima tela che puoi riempire con la tua anima… Allora sarai felice di questo mondo… Allora sarai felice di te stessa… Smetti di fingerti Perfetta… e sii Perfetta” Estasiata, la ragazza riguadagnò la forza di alzarsi e annuendo con occhi finalmente vivi, sembrava attendere un cenno per iniziare un viaggio lungo un’eternità. Con la coda dell’occhio la Rossa Tutrice osservò l’inizio della metamorfosi
“Sei sicura?” Le chiese un’ultima volta “La strada per cui vuoi incamminarti attraversa una piana che ti ferirà ripetutamente, la piana della tua mortalità e dei tuoi limiti… Solo accettandoli, potrai oltrepassarli…” Ma oramai le domande erano solo retoriche, la decisione della ragazza era già stata presa quando aveva riconosciuto le sue stesse bugie. Sollevando il braccio con un gesto solenne, quasi rituale, la dama rossa fece ondeggiare i suoi capelli lunghissimi e lì dove questi fluttuarono, il terreno venne solcato da una fenditura stretta da cui sgorgava una luce brillante, tracciando una linea che separava le due ragazze. “Vieni da me, allora… Oltrepassa la Linea…”
Trepidante, ma solo per l’emozione, non per la paura o l’incertezza, mosse il suo passo; mentre abbandonava ciò che rimaneva in lei di quel desiderio di celarsi e mascherarsi per non soffrire, sentendo di odiare quelle menzogne a cui si era fino a quel momento costretta più di quanto avesse paura di soffrire per costruire qualche cosa di vero, oltrepassò il confine che l’altra aveva per lei tracciato. Fu come immergere il viso nell’acqua: una velata sensazione sulla pelle mentre si tengono gli occhi chiusi cercando di abituarsi all’idea della sensazione che incontreranno quando le palpebre si schiuderanno ed infine… Si vede al di là dello specchio d’acqua in un nuovo mondo…
Immersa in una nuova dimensione, non poteva, non sapeva più chiudere gli occhi, fissati nello spettacolo che improvvisamente era nato intorno a lei e che ora vibrava riflettendo la luce di un’anima che era risorta al suo originario splendore: uno spettacolo che nemmeno nelle sue più recondite fantasie, ma soprattutto nemmeno nelle sue più spregiudicate bugie, aveva mai saputo immaginare… Era tanto luminosa la sua Anima senza quei paravanti di bugie e autocompiacimento con cui si era schermata?
“Ora vedi questo mondo come lo vedo io… Dimmi… Cosa vedi dall’Altra Parte?” Le chiese Notturna, osservando lo sguardo estatico che aveva abbracciato il viso della nuova nata. Ma non c’erano sufficienti parole per poter definire un simile mondo, non almeno per lei, che nella vita non aveva imparato che a mentire…
“Avrebbero dovuto mandare un poeta…” Echeggiò la sua risposta immersa nella luce e nel bellissimo suono di un mondo che ogni giorno conosce la sua prima alba…
Per istanti che sembravano interminabili, la ragazza viaggiò tuffandosi in quell’esplosione di luce che fino a poco prima era stato il suo incubo buio, lasciando che la luce le strappasse di dosso anche l’ultimo dei suoi dubbi; poi la Linea fu oltrepassata del tutto e il mondo le rimase per sempre davanti agli occhi e dentro al cuore, lasciando che, una volta per sempre immersa in quel lago di luce, la nuova forma del suo cuore desse nuova forma anche al suo corpo, riforgiandolo in una forma più adatta a quel mondo che a tanti pareva nero e silenzioso e vuoto.
Le Quattro Creature della notte fissarono la loro nuova compagna, poi la loro Notturna guida la accolse tendendole la mano e osservandone la nuova forma, compiaciuta:
“Bentornata… Ora sei davvero… 

…Oscura…